Dopo gli storici convegni nazionali sulla Lingua dei Segni Italiana (LIS) tenutisi a Trieste (1995), Genova (1998) e Verona (2007) l’Ente Nazionale Sordi – Onlus organizza il IV Convegno Nazionale sulla LIS che ha come tema “La Lingua dei Segni Italiana: una risorsa per il futuro”.
Obiettivo del Convegno è delineare il quadro attuale degli studi narrandolo mediante diverse prospettive e approcci interdisciplinari e costituire ulteriore dimensione di visibilità e consapevolezza del nostro prezioso patrimonio linguistico.
Rispetto a qualche anno fa finalmente la LIS gode di una sua visibilità, pur ancora in assenza di quel riconoscimento ufficiale che le cittadine e i cittadini sordi e sordociechi chiedono e attendono da anni. L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 2017 ha stabilito che il 23 settembre, a partire dall’anno 2018, sarà la Giornata Internazionale delle Lingue dei Segni, con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza sull’importanza delle lingue segnate nella piena realizzazione dei diritti umani delle persone sorde.
Attualissime risuonano allora le parole di Tullio De Mauro, che sin da subito seppe rimarcare, nel mondo della ricerca, la complessità e ricchezza delle lingue segnate: «Alla LIS va riconosciuto il ruolo di langue moins repandue, lesser used language, nell’Unione Europea e in Italia, come del resto già avviene in alcuni paesi. Della opportunità e validità di portare apprendimento e uso del segnare nelle nostre scuole per alunni sordi, e per udenti, testimoniano già molte esperienze positive nelle nostre scuole di vario livello [...] Qualche tempo fa un valente collega lamentava (almeno così pareva) che in Italia fossero censiti ben 36 idiomi diversi (italiano, dialetti, lingue di minoranza). Si potrebbe obiettare che trascurava le decine e decine di lingue diverse importate dagli immigrati. Ma, anche a limitarsi alle lingue insediate da gran tempo, bisogna che si rassegni e alle 36 aggiunga, trentasettesima, la lingua dei segni italiana». [Prefazione, T. Russo Cardona e V. Volterra, Le lingue dei segni. Storia e semiotica (2007), Carocci editore].
Con la Giornata Mondiale del Sordo 2018 abbiamo celebrato questa preziosa lingua con eventi e manifestazioni in piazza. Con il IV Convegno Nazionale dedicheremo tre giorni alla ricerca, al confronto e ad approfondimenti tematici sulla LIS nei suoi aspetti linguistici, sociali, pedagogici e in relazione alle principali discipline che da quarant’anni ne investigano la struttura, la ricchezza e l’utilizzo nella vita quotidiana delle persone sorde e sordocieche.
Il programma del Convegno è stato organizzato sulla base di una call for papers e sarà arricchito dalla presenza di due invited speakers d’eccezione.
In apertura del convegno Virginia Volterra (Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione del CNR), pioniera sulla ricerca linguistica sulla LIS in Italia, esporrà la relazione dal titolo “Per una nuova descrizione della LIS, 30 anni dopo”, fornendo nuove chiavi interpretative e forti ripensamenti metodologici sulla ricerca linguistica sulla Lingua dei Segni Italiana.
In apertura della giornata conclusiva Francesco Pavani (Università di Trento; Centre de Recherche en Neurosciences de Lyon, Lione, Francia) esporrà la relazione dal titolo “I segni non uccidono la parola: proposte circa il ruolo della lingua dei segni nell’epoca degli impianti cocleari” affrontando il delicato e attualissimo tema del rapporto tra LIS e IC in riferimento ai risultati di ricerche di psicologia sperimentale e neuroscienze cognitive.
In un’ottica di piena accessibilità e inclusione saranno garantiti i servizi di interpretariato da/in LIS e di sottotitolazione.